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Registro histórico no Scala de Milão é encontrado e editado

07/01/2009

Teatro alla Scala, em Milão
 

Valquíria de 1958, com elenco de primeira grandeza e regência do jovem Karajan, era dada como perdida

João Luiz Sampaio

Foi em 29 de abril de 1958. Alguns dos melhores intérpretes de Wagner haviam subido ao palco do Scala de Milão para uma récita de A Valquíria, comandados por Herbert Von Karajan. Estamos falando de gente como Ludwig Suthaus, Leonie Rysanek, Hans Hotter, Birgit Nilsson - e, não por acaso, essa noite sempre ocupou a imaginação dos wagnerianos. O problema - o único registro disponível dessa noite, feito para o rádio, perdeu-se. Até que, no ano passado, um colecionador milanês procurou o selo IDIS perguntando se eles não teriam interesse em lançar, por conta do centenário de Karajan, sua Valquíria no Scala. A notícia caiu como uma bomba e, depois de alguns meses de restauração, a gravação original do colecionador chega às lojas.

Sim, aquela noite foi tudo aquilo que imaginávamos. Ainda nos primeiros anos da carreira, Nilsson é uma Brünhilde jovem; Hotter foi o Wotan por excelência da primeira metade do século 20 e, mesmo que sua voz já estivesse um pouco envelhecida, demonstra uma autoridade difícil de igualar no papel; difícil também é pensar em um Siegmund tão intenso quanto o de Ludwig Suthaus, com um timbre abaritonado, escuro; Leonie Rysanek é um furacão como Sieglinde... Enfim, é um banquete para ouvidos wagnerianos - até entre as oito valquírias, veja só quem está lá... a meio-soprano Christa Ludwig, também engatinhando na carreira. Isso para não falar da possibilidade de ouvir a contralto Jean Madeira como Fricka, papel que se junta à galeria que já tinha Clitamnestra, na Elektra de Strauss, e Erda, no Ouro do Reno, como dois pilares.

De Karajan, já havia duas versões disponíveis. A EMI tem em catálogo um terceiro ato gravado em Bayreuth e, pela Deutsche Grammophon, ele gravou o ciclo completo do Anel, com uma interpretação bastante comentada pela escolha do elenco, composto por vozes mais leves que de costume. Aqui, no entanto, sua leitura é bastante diferente, mais enérgica e menos reflexiva, talvez, mas com toda a energia da partitura sendo tirada da orquestra do Scala, soando surpreendentemente à vontade no repertório alemão.

(© Estadão)

 


MILANO: AL MUSEO TEATRALE ALLA SCALA LA MOSTRA “OMAGGIO A PIERMARINI”

L’iniziativa, una piccola ma preziosa anticipazione delle celebrazioni per il bicentenario della morte di Giuseppe Piermarini, in programma a Milano nel 2009, presenta 7 documenti - manoscritti, disegni, incisioni, bozzetti - relativi al Teatro alla Scala, l’opera più conosciuta dell’architetto, nato a Foligno nel 1734.

Fino al 2 febbraio 2009, al Museo Teatrale alla Scala di Milano si terrà una piccola mostra dedicata al rapporto tra Giuseppe Piermarini e il Teatro milanese, la sua architettura più famosa, inaugurata nel 1778.
L’iniziativa è una preziosa anticipazione delle celebrazioni per il bicentenario della morte di Piermarini, iniziate nel 2008, ma destinate a svilupparsi in maniera più compiuta nel 2009 a Milano, a Monza e a Foligno.

In particolare, il prossimo autunno, Milano dedicherà all’architetto una grande antologica a Palazzo Reale nella quale si focalizzerà l’attenzione sul ruolo del Piermarini nella trasformazione di Milano in una città moderna, provvista di servizi, sensibile ai comportamenti e alla cultura anche internazionali, ma soprattutto a quel nuovo gusto che si nutriva d’antico, considerato fonte d’ineguagliabile semplicità e in grado di confrontarsi con i problemi della modernità.

Come afferma Massimiliano Finazzer Flory, Assessore alla Cultura del Comune di Milano, si tratta di “Una doverosa attenzione a una figura come quella del Piermarini, non solo dedicata all'architetto, ma ad un uomo che sapeva ascoltare Milano”.

L’esposizione, “Omaggio a Piermarini”, promossa dal Comune di Milano, Assessorato alla Cultura, dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Bicentenario della Morte di Giuseppe Piermarini (1734-1808), in collaborazione con il Museo Teatrale alla Scala che, in collaborazione con la Civica Raccolta delle Stampe Bertarelli, ha messo a disposizione i 7 documenti - manoscritti, disegni, incisioni, bozzetti - che compongono la rassegna.

Degni di nota, il ritratto di Piermarini, dipinto da Martin Knoller nella seconda metà del ‘700, l’eccellente volume del 1789 con alcune incisioni di Giacomo Mercoli tratte dai disegni originali di Piermarini sulla Scala, il Bozzetto per il primo sipario del Teatro alla Scala su soggetto di Giuseppe Parini, disegnato da Donnino Riccardi nel 1778, il Bozzetto per il timpano del teatro con il carro di Apollo, una terracotta di Giuseppe Franchi del 1778.


Giuseppe Piermarini nasce a Foligno il 18 luglio 1734. Dal 1765 è giovane di studio di Luigi Vanvitelli, l’architetto della Reggia di Caserta. Nel 1769 Vanvitelli si reca a Milano con il figlio Carlo e con “l’amato discepolo” Piermarini per ristrutturare il palazzo di corte (oggi Palazzo Reale) quale residenza del futuro governatore, l’arciduca Ferdinando d’Asburgo, e della sua famiglia. Venuta meno l’approvazione al progetto vanvitelliano, l’incarico è affidato al giovane folignate, nominato Imperial Regio Architetto il 13 novembre 1769. Da questa data Piermarini affronta un trentennio di intensa attività nella Lombardia Austriaca e in modo particolare a Milano: incarichi per la corte e per i privati, interventi relativi alle riforme dello Stato volute dall’imperatrice Maria Teresa e dal figlio Giuseppe II, controllo dell’attività edilizia, insegnamento nella nuova Accademia di Brera. Nel 1798 Piermarini rientra a Foligno dove muore nel 1808.


OMAGGIO A PIERMARINI
Milano, Museo Teatrale alla Scala (Largo Ghiringhelli 1, p.zza Scala)
FINO AL 2 febbraio 2009

Orari: tutti i giorni, dalle 9.00 alle 12.30 (ultimo ingresso alle 12.00) e dalle 13.30 alle 17.30 (ultimo ingresso alle 17.00).
Chiuso il 24 dicembre pomeriggio; 25 e 26 dicembre; 31 dicembre pomeriggio; 1° gennaio.
Biglietti: intero 5 Euro; gruppi 4 Euro; scuole 2,5 Euro (il biglietto consente la visita al Museo)

Informazioni: tel. 02.88797473

(© Ansa Latina)


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Teatro Alla Scala
 

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