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Após 9 séculos, Veneza tem sua primeira gondoleira

28/06/2009

Foto: Reuters

Giorgia Boscolo, primeira gondoleira mulher 'certificada', posa sobre gôndola nesta sexta-feira (26) na cidade italiana de Veneza. Primeira gondoleira em mais de 900 anos na cidade, ela passou por um teste para garantir a vaga. Giorgia tem 23 anos, é casada, tem dois filhos e 'herdou' a profissão de seu pai, também gondoleiro
 

Nove séculos de monopólio masculino nos canais de Veneza tiveram fim nesta sexta-feira quando a primeira mulher passou no árduo teste para tornar-se gondoleira trainee.

Giorgia Boscolo, de 23 anos e filha de um gondoleiro, teve a pontuação mais baixa entre os que conseguiram uma das 22 vagas em disputa e duas outras candidatas foram reprovadas. Giorgia agora tem autorização para transportar passageiros em sua gôndola enquanto completa o treinamento.

"Sempre fui apaixonada por gôndolas, ao contrário de minhas três irmãs, e eu costumava preferir remar com meu pai do que sair com meus amigos", contou Giorgia à agência italiana de notícias Ansa.

O pai dela, Dante, disse que o serviço de gondoleiro "requer bastante força física, mas com experiência demanda menos esforço. E minha filha tem bastante experiência".

Os barcos de fundo achatado são movidos por um remador que fica de pé. Nos dias de hoje são usados para levar turistas em passeios românticos pela cidade. Para entrar na corporação dos gondoleiros, os candidatos também têm de demonstrar conhecimento da história de Veneza.

(© Reuters Brasil)


Venezia. Dopo nove secoli cade il tabù: Giorgia è la prima donna gondoliere

Ha superato l'esame di ammissione. Inizierà a traghettare i clienti vogando a prua. Perplessità tra i colleghi maschi

VENEZIA (26 giugno) - Dopo nove secoli di strenua difesa della "mascolinità" della categoria, ecco la prima donna gondoliere. Si chiama Giorgia Boscolo, ha 23 anni, sposata e mamma di due bimbi: Patrik e Nicolas. Vive a Marghera e lavora saltuariamente alla trattoria “Ai Tosi” nel sestiere di Castello, a Venezia.

Giorgia ha superato l’esame di ammissione ed ora si appresta a seguire la scuola da sostituto gondoliere. Intanto, però, Comune ed ente Gondola l’autorizzano a traghettare i clienti, vogando a prua, un po’ come fare il secondo pilota di un aereo. Tanto basta per interrompere una tradizione quasi millenaria. Proprio questo impegno e tirocinio riconosciuto dalle istituzioni veneziane segna lo storico ingresso di una donna nella categoria dei gondolieri, dopo 900 anni di assoluto dominio maschile.

Più volte, senza farcela, aveva provato negli anni scorsi la tedesca-americana Alexandra Hai, bocciata alle prove pratiche, che si è consolata andando a fare la gondoliera privata per conto di un hotel.
Giorgia, invece, ha superato le prove previste inserendosi, dopo l’ultimo esame di voga a prua della gondola, fra i 22 accettati alla scuola per sostituti gondolieri. Si è classificata esattamente ventiduesima, a pari merito con un trentenne aspirante maschio. Tuttavia il regolamento comunale prevede che, in caso di parità nel punteggio, passi il più giovane. Potenza dei 23anni.

Felicità ed orgoglio da parte di papà Dante, gondoliere in servizio al traghetto di Santa Sofia. Ma una punta di orgoglio maschile resta, perché Giorgia è riuscita a far breccia nel cuore del babbo, ma non nella granitica convinzione del gondoliere: «Sono orgoglioso di lei - ha commentato papà Dante - ma penso sempre che il mestiere di gondoliere non si adatti ad una donna...».

«Però Giorgia è bravissima - precisa subito Dante - ed ha la gondola nel sangue. Prima della prova di voga le ho detto: non guardare me, non guardare i membri della commissione; guarda solo tua mamma, perché è lì vicina».

La madre di Giorgia è scomparsa per un male incurabile da soli quattro mesi. «Sì, ho davvero sentito la mamma con me - ha affermato commossa Giorgia, bellezza bionda, alta e ben piantata - non mi rendo ancora conto di aver aperto una nuova epoca. Devo ancora realizzare la cosa. Per questo oggi (ieri, ndr) son rimasta a Marghera, al parco con i miei figli, senza andare a Venezia. Domani ci farò una capatina, per incontrare mio padre e i gondolieri. Questa è la seconda volta che provo a diventare gondoliere: la prima, due anni fa, è andata male per un soffio. Non ci credevo e ho ancora la testa fra le nuvole. Sono contentissima di poter realizzare il mio sogno, coltivato fin da piccola. Certo, ho ancora la scuola per sostituto gondoliere da frequentare e ci sono altre prove da affrontare. Ma il primo passo è fatto. Ringrazio tutti i gondolieri di Santa Sofia per il loro aiuto e per avermi prestato le gondole con cui allenarmi per le prove pratiche».

Eserciterà davvero o si intimorirà innanzi ai pregiudizi dei colleghi maschi? «Non so che aria tira dalla parte dei gondolieri - conclude Giorgia - ma voglio assolutamente fare il mestiere di gondoliera: non intendo acquisire una qualifica professionale solo per appenderla al muro. Certo, nell’ambiente sono tutti uomini, ma cercherò di farmi benvolere, di essere seria nel lavoro e di rispettare la categoria. Mi auguro di avere presto delle altre colleghe».

Prevedibile, però, la perplessità da parte dei gondolieri, ieri assai stupiti dall’esito della prova pratica. «La tradizione si scontra con la democrazia», dicono i colleghi, che poi allargano le braccia: « E adesso aspettiamo che le suore dicano messa...».

(© Il Messaggero)
 

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