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Tra tante veline Miss Italia trema

13/09/2000

Tania Zamparo

Bella e semplice la romana Tania cerca la rivincita sul circo delle show-girl

DA MOLTI anni, una volta assegnato il titolo di Miss Italia, il commento nazional popolare più diffuso è questo: un tempo sì che c’erano belle ragazze, ragazze di bellezza prepotente ed esplosiva, mentre invece le ragazze in gara oggi sono, davvero, le più belle italiane? La scostumata e scettica, e però molto diffusa insinuazione, come succede spesso per le voci popolari, ha una base indiscutibile di verità: da molti anni, a Salsomaggiore, non si vede né sul podio né tra le povere eliminate (perché sì, spesso le concorrenti eliminate sono più attraenti delle finaliste!), una bella figliola che possa indurci a dire: ecco, perbacco, una nuova Lollo, una nuova Sofia Loren. O una Silvana Mangano, una Lucia Bosè.

E tuttavia, dando per scontato che, proustianamente, la ricerca e il fascino del passato rappresentano tentazioni irresistibili, diciamoci senza snobismi la franca verità: quale maschio italiano non sarebbe felice di avere al braccio, in qualsiasi frangente, la romanina Tania Zamparo? E di godersi come suo partner la quieta bellezza, il principesco portamento e l’abbagliante sorriso di Miss Italia 2000, magari facendo morire di invidia — dovunque, al ristorante e in discoteca, nei salotti — tanti altri possibili aspiranti accompagnatori?

Dice: va bene, ma Sabrina Ferilli, Sharon Stone, Naomi Campbell sono un’altra cosa. Ma perché, a Miss Italia, non vince mai un tipino così? Bella domanda, ammetterete, domanda oggettivamente non contestabile anche dalla contestatrice numero uno, quella famosa concorrente che ha attaccato l’insostenibile stupidità delle domande proposte nelle interviste televisive.

Bene: a me pare semplicemente che la metamorfosi delle grazie di Miss Italia dal dopoguerra ad oggi corrisponda a decisive evoluzioni sociali e di costume. Negli anni Cinquanta le occasioni di vedere ragazze semispogliate erano rare: perciò la loro bellezza ci appariva più autorevole e prepotente e, oggi al ricordo, più persuasiva, coinvolgente. Ma, soprattutto, il concorso per Miss Italia era forse l’unica strada a disposizione delle belle ragazze pronte a puntare sul loro corpo, per avere successo, suscitare attenzioni e clamori.

Oggi, una ragazza decisa a puntare sulla bellezza ogni carta per avere successo, ha davanti a sé mille opportunità: la pubblicità, la moda dilagante, network televisivi nazionali innanzitutto e, poi, nugoli di emittenti locali, fiction, sceneggiati, soap opere, giornali e spettacoli d'ogni tipo... La bellezza più sensuale, più diretta e sfrontata (esaltata o omologata dall’abituale nudo, senza limite) si impone altrove, accorcia le strade, spesso senza pudore e senza altre capacità, avendo la fama — non importa se effimera — a soli due passi di distanza. Non c’è bisogno di Salsomaggiore, per emergere. Si può diventare veline, show girl, protagoniste di una serie televisiva, seguendo altri percorsi e altre avventure.

Da anni Miss Italia propone la rivincita, così, della bellezza garbata e pacata, in apparenza forse anche dimessa. Tania, Miss Italia 2000, come altre sue rivali battute, è certamente avvenente: forse non le correresti dietro per strada, ma se poi corri, e la raggiungi, forse non la lasceresti più. Si esprime con garbo, senza strafalcioni, senza eccessi né di timidezza né di arroganza, né di cultura, né di ignoranza. La Lollo, la Loren erano il simbolo della donna-amante, sì, dell’amante chimerica; Miss Italia 2000 è la figlietta di casa, la fidanzata che hai per vicina. Che cosa poi sia preferibile, in tivù e nella vita di ogni giorno, nei sogni e altrove, ciascuno intimamente può stabilire da sé. (di CESARE LANZA, Il Messaggero)


"Sfilerò a piazza del Popolo"
Miss Italia si candida per il défilé delle star
Le emozioni, i sogni di Tania Zamparo, la romana eletta reginetta a Salsomaggiore. Tifa Lazio e gli amici la chiamano " giraffa"

«Sfilare il 24 settembre a piazza del Popolo nella notte della moda è il secondo sogno che vorrei realizzare. Per chi? Per chi mi prende: Valentino, Versace, Fendi, Dior. Sono tutti bravissimi». Il primo sogno Tania Zamparo, venticinquenne di Cinecittà l’ha realizzato quando lunedì sera è stata eletta la più bella d’Italia. Ma perché mettere limiti alla fortuna, soprattutto, perché farlo, quando si è alti un metro e 81 e si hanno occhi verdi come i suoi. E poi è già capitato l’anno passato con un’altra bellezza della scuderia di Mirigliani, così un bis ora se lo aspettano in molti.

Sfilata a parte qual è lo stilista che preferisce e come veste abitualmente?
«Adoro la sobrietà: mi piace Armani in particolare, ma anche Cavalli quando non esagera. Di solito indosso jeans, magliette, pantaloni neri. A volte però mi trasformo: se devo uscire e voglio essere bella, metto tacchi alti, mi trucco. Dipende dalle situazioni. So essere veramente diversa a seconda dell’umore e dell’occasione».

Come è stata la prima giornata da Miss?

«Faticosa. Soprattutto perché avevo una notte insonne sulle spalle, comincio a realizzare solo ora, tra un servizio fotografico e un’intervista, quel che è accaduto».

E il suo fidanzato Alessandro che l’ha accompagnata a Salsomaggiore che dice?

«E’ contento. Ma non mi chieda anche lei se mi lascerà: spero di no. Fa il fotografo, stiamo insieme da tanti anni e spero che duri a lungo, è un rapporto consolidato il nostro. Se deve finire finirà per altre ragioni non perché sono Miss Italia».

E oltre al fidanzato, come passa il suo tempo libero Tania Zamparo?
«Ho studiato al liceo classico sperimentale Bertrand Russel, a scuola sono sempre stata brava. Una con la testa sulle spalle. Ora sono al terzo anno di Lingue con dieci esami già dati e vorrei continuare. Ho poco tempo libero comunque per rilassarmi disegno e faccio fotografie. Chissà adesso se avrò tempo per me.

Ha un buon rapporto con la sua famiglia?

Ottimo. Vivo con la mia famiglia anche se sono quasi indipendente già da tempo. Papà Giorgio e mamma Rita, architetto lui e dipendente comunale lei, e mia sorella minore Egle. Ho fatto una scuola per indossatrice e lavoro da quando ho diciassette anni».

Le piace il quartiere dove abita?

«La mia stanza affaccia su un cortile, non è un granchè, ma la mia casa è vicinissima ad un parco, il parco dell’Acquedotto, dove si può andare a correre. C’è molto verde perfortuna».

Lei è un tipo sportivo?

«Ho fatto parecchia danza poi l’ho abbandonata perché diventavo troppo alta. Mi tengo in forma comunque».

Per chi tifa Miss Italia?

«Il mio cuore è biancoazzurro».

I suoi amici? Ne ha?

«Si, ne ho. Cerco di vederli nonostante gli impegni: Luisa, Stefano e Arianna. Si chiamano così».

Com’è la camera da letto di Miss Italia? Ce la descriva.

«Molto giovanile, piena di fotografie, di libri e di giraffe».

Giraffe?

«Da sempre tutti mi prendono in giro perché somiglio ad una giraffa così ho cominciato a farne collezione: ne ho di tutti i tipi, di stoffa, di peluche, di porcellana».
E dei libri che ci dice Tania?
«Leggo, sì leggo».
L’ultimo libro?
«Con esattezza non ricordo».
Nemmeno un autore?
«Thomas Mann».
La sua passione è la moda e il cinema le interessa?
«Vorrei provare a farlo, mi piacerebbe».
Lei vive a Roma. Cosa ne pensa del Giubileo e dei giovani che ad agosto hanno invaso Tor Vergata?
Sono cattolica, ho un’adolescenza attiva in un gruppo di volontariato per l'assistenza ad anziani e portatori di handicap, e purtroppo quando c’è stato il Giubileo dei giovani ero alle semifinali di san Benedetto del Tronto. Ma ho recuperato».
Come?
«Abbiamo fatto organizzare una messa speciale per le ragazze di Miss Italia. Per quelle che erano interessate naturalmente, non era un obbligo. E’ stata molto bella, anche se mi sarebbe piaciuto essere a Tor Vergata con tanti miei amici. Tra l’altro lì c’è la mia Università».
Cosa ne pensa delle dichiarazioni di Giovanna Arco?
«Non sono d’accordo. Avrebbe fatto meglio a stare zitta».
E sul luogo comune della della bella ma oca cosa ha da dire Miss Italia?
«Non capisco perchè si continui a scindere bellezza ed intelligenza. Ogni persona ha una sua ricchezza indipendentemente dall'aspetto fisico. La personalità completa la bellezza esteriore».
Quale delle due conta di più?
«Entrambe».
Parola di Miss Italia

(ROMANA LIUZZO, La Repubblica)


Miss Italia: sogno di fare l’insegnante. Il mio ragazzo? Non lo lascerò

DAL NOSTRO INVIATO
SALSOMAGGIORE TERME - Dicevan tutti: così belle, così uguali. Le concorrenti di Salsomaggiore rappresentano la «media» delle ragazze, cresciute nell'Italia del benessere, tirate su a bistecche e tv: alte, slanciate, con il viso curato, il trucco giusto, i capelli lucenti. E guarda un po' che succede alla Finalissima: ha vinto la media. La reginetta del 2000 è uscita, a sorpresa, dalle statistiche del «voto incrociato». Ultima stranezza della movimentata 61ª edizione di Miss Italia. Il computer, dunque, ha scelto Tania Zamparo, di Roma. Entrata sì nella rosa delle finaliste, ma non tra le superfavorite, né dagli esperti né dal popolo dei telespettatori. In sintesi: vittoria sì, ma non trionfo. Non era, in assoluto, la preferita della Giuria (schierata con Alessia Signorini, la «Mangano del Duemila» secondo il regista Franco Zeffirelli); e neppure la prescelta dei telespettatori, che hanno tributato un'ovazione alla napoletana Barbara De Palma. Infine, il popolo di Internet. Che ha cliccato furiosamente (ma senza il diritto di interferire sul verdetto) altre concorrenti. Per inciso, i navigatori in rete hanno eletto miss Cecilia Caprotti.
Insomma, colpo di fortuna, per Tania. Afferrato al volo prima della scadenza dei limiti d'età. Ventisei anni recita il regolamento del Concorso. E lei ne ha 25. Ma che importa? Eccola, il giorno dopo l'elezione, con la corona di brillanti sulla testa, tutta d'argento vestita, a dar conto ai cronisti sul chi è, da dove viene, che fa, dove vorrebbe andare. «Ringrazio - attacca - Fabrizio (Frizzi), Mirigliani e tutti coloro che mi hanno dato la possibilità di realizzare un sogno».
E così sia. Si vorrebbe saperne di più delle scarne notizie contenute nella scheda di presentazione - capelli castani, occhi verdi, altezza un metro e 81, peso 60 chili, studentessa alla facoltà di Lingue, modella part time - ma il copione di fine Concorso prevede che, prima, dicano la loro il patron Mirigliani («Fabrizio resta sempre con noi»), il conduttore tv Frizzi («Non so se l'anno prossimo ci sarò ancora, ma, comunque è stato bello e importante»), il consulente-factotum di Raiuno Mario Maffucci («indice di ascolti strepitoso con 12 milioni di spettatori, 5 milioni di contatti Internet in 15 giorni»), il sindaco di Salsomaggiore Terme. E finalmente, Tania. Vista (e ascoltata) da vicino. Non è una spigliatona, miss Italia. Anzi. Vuoi per l'emozione, vuoi per il carattere, vuoi perché non ha molto da rivelare, fatto sta che la ragazza è avara di parole. «Sono romana, abito non lontano da Cinecittà. Il mio papà si chiama Giorgio e fa l'architetto, la mamma si chiama Rita, ed è impiegata al comune - spiega -. Ho una sorella, Egle, minore di due anni, e un fidanzato, Alessandro. Ha 29 anni, lavora come fotografo».
Vi lascerete adesso che sei diventata famosa? Pare il destino di tutte le miss...
«Perché dovrei? Stiamo insieme da molto tempo, e siamo sempre andati d'accordo. Certo, la mia vita cambierà. Ci vedremo di meno. Ma non credo che la durata del nostro rapporto dipenda dal mio titolo».
Il risveglio dopo la prima notte da Bellissima?
«Praticamente non c'è stato. Ero così eccitata che non ho chiuso occhio».
In questi giorni si è discusso molto se, nella valutazione di una miss, oltre che della bellezza si debba tener conto dell'intelligenza. Tu che ne pensi?
«Non capisco perché si debba scindere le due qualità. La personalità completa la bellezza esteriore».
Ti piace studiare?
«Abbastanza. Però, dopo essermi iscritta a Giurisprudenza, ho capito di aver sbagliato facoltà. Adesso frequento Lingue e ho dato dieci esami».
Vivi da sola o in famiglia?
«In famiglia. Ma economicamente sono quasi indipendente. Lavoro come modella part-time da alcuni anni».
Sogni allora di diventare top model? Di fare l'attrice?
«No, vorrei fare l'insegnante. Ma il mio futuro dipenderà anche dalle occasioni che si presenteranno».
Sei sportiva?
«No. Da adolescente mi sono dedicata alla danza, poi ho smesso perché sono diventata troppo alta».
Sei religiosa?
«Sì, sono cattolica praticante. E sono stata anche impegnata in un gruppo di volontariato per l'assistenza agli anziani e ai portatori di handicap».
Ti piace leggere?
«Sì».
Qual è l'ultimo libro che hai letto?
«Non ricordo. In verità, adesso, sono concentrata sui testi universitari».
Il film che ti è piaciuto di più?
«"Eyes wide shut" di Kubrick».


(Marisa Fumagalli, Corriere della Sera)


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